Purezza

La purezza di un diamante è determinata da due caratteristiche: le inclusioni (o caratteristiche interne) e le caratteristiche esterne.

Nella classificazione del grado di purezza d’un diamante, è necessario analizzare non solo il numero e la natura delle caratteristiche interne ed esterne presenti, ma pure la loro dimensione e posizione. Ciò che fa la differenza è la loro localizzazione: le inclusioni sono totalmente racchiuse entro la materia diamante, mentre le caratteristiche esterne giacciono sulla sua superficie.

Per vedere le inclusioni i gioiellieri devono fare uso di una lente d’ingrandimento che permetta loro di vedere un diamante ingrandito 10 volte in modo da poter meglio localizzare le inclusioni. La posizione di un’inclusione può contribuire a determinare il valore di un diamante. Esistono pochissimi diamanti in natura del tutto privi di imperfezioni e questi sono quindi estremamente pregiati.

La Purezza si valuta secondo la quantità di inclusioni presenti in un diamante. Quasi tutti i diamanti presentano al loro interno delle inclusioni, a volte definite “impronte digitali della natura”.

Una scala di perfezione

Le inclusioni sono valutate su di una scala di perfezione, nota come purezza, stabilita dal Gemological Institute of America (GIA). Alcune inclusioni possono essere nascoste dalla montatura e quindi aver poco effetto sulla bellezza della pietra. Un’inclusione al centro o sulla tavola del diamante potrebbe influenzare la dispersione della luce, diminuendo quindi la luminosità della pietra. Maggiore è la purezza del diamante, maggiore sarà anche la luminosità, il valore e la rarità della pietra.